Storia e Mission

Storia

1936-37
Casa dello Studente
Progettisti:
Giovanni Togni e Gian Mario Carena

La storia del Collegio ha origine nella seconda metà degli anni Trenta (quando emerse il problema dell’inadeguatezza funzionale della Casa dello Studente, allora esistente, sita in Piazza Italia. Era necessario realizzare un edificio più ampio in grado di ospitare anche gli impianti sportivi. La costruzione del nuovo Ponte dell'Impero (oggi Ponte della Libertà), appena inaugurato da Mussolini il 3 novembre del 1936, oltre a orientare lo sviluppo della città, creò una zona libera edificabile di ampiezza considerevole. Proprio qui fu deciso di collocare la nuova Casa dello Studente in quanto rispondeva contemporaneamente ad una logica di contenimento dei costi (la zona allora era periferica), di valorizzazione di un'area della città particolarmente significativa sul piano simbolico per il regime (tra il Ponte dell'Impero e il Viale dell'Impero), nonché di immediato accesso al fiume Ticino che favoriva la pratica del canottaggio, (ottenendo «quello che è aspirazione di ogni goliardo, cioè l’immediato accesso al fiume con un’organizzazione propria per il canottaggio»). Il progetto venne affidato a Giovanni Togni e Gian Mario Carena, nel tipico stile architettonico razionalista e nel quale sono ancora oggi collocati la palestra, la biblioteca e le sale comuni. La Casa dello Studente, unico edificio pubblico del Ventennio realizzato in prossimità del ponte dell’Impero, è costituito da un corpo ad L composto da quattro e due piani. Il prospetto principale, su viale della Libertà, è bipartito: una porzione, che costituisce il corpo d’ingresso, a quattro piani presenta una facciata rivestita di pietra con finestre regolari, mentre il secondo corpo a due livelli è rivestito da mattoni a vista con terrazzo a coronamento. Il prospetto che si affaccia lungo il fiume Ticino, è caratterizzato da finestrature a nastro verticali che corrispondono alla spazialità interna a doppia altezza della palestra. Accanto alla Casa dello Studente sarebbe dovuta sorgere la via, mai realizzata, che avrebbe collegato il Ponte dell’Impero a piazza del Duomo secondo il piano regolatore Morandotti. Lungo la via sarebbero dovuti sorgere caseggiati con portici e negozi. Nella testata di questi portici, sull’ampio piazzale del ponte, vi sarebbe stato l’ingresso alla Casa dello Studente. Dall’atrio dell’attuale fabbricato, una scala scende al seminterrato per accedere ai campi di gioco. Di questo fabbricato, costruito solo in parte secondo il progetto originario, si riporta una parziale descrizione dell’epoca: «Scendendo al piano seminterrato usciamo a esaminare i campi sportivi: una visione panoramica dall’alto si può avere dal viale Lungo Ticino: vediamo così due campi di “pallacorda” ed uno di pallacanestro; piste per il getto del peso e pedane per il salto. I campi sono fronteggiati da una ampia tribuna che sfrutta in parte la naturale scarpata del terreno ed in parte dà luogo ai ricoveri per le imbarcazioni. Un capace passaggio sotterraneo costruito attraverso la strada adduce all’imbarcadero. Dall’atrio d’ingresso si può accedere direttamente alla palestra di 25 x 12 m e servizi annessi. Mediante lo scalone d’onore si raggiunge il primo piano dove troviamo lo studio del segretario del Gruppo Universitario Fascista».

1937-38
Nuovo Collegio Universitario “Principe di Piemonte”
Progettisti:
Gian Mario Carena

Nel 1937-38 il regime fascista costituì una Fondazione con lo scopo di realizzare un Nuovo Collegio Universitario, il Collegio Principe di Piemonte, da affiancare agli storici Collegio Borromeo e Collegio Ghislieri. Il progetto, che prevedeva inizialmente il raddoppio della Casa dello Studente, verrà poi realizzato solo parzialmente con la costruzione di un secondo fabbricato sul Lungo Ticino negli anni Cinquanta (in quanto i fondi inizialmente destinati alla costruzione del collegio vennero stornati per finanziare la partecipazione militare italiana alla Guerra di Spagna). L'edificio venne adibito a sede del GUF (Gruppo Universitario Fascista). Dopo la costruzione del secondo fabbricato sul Lungo Ticino, la Casa dello Studente diventerà un vero e proprio collegio universitario, intitolato al Principe di Piemonte.

1953-85
Casa dello Studente

Tra il 1953 e il 1954, al corpo di fabbrica principale ne venne affiancato un nuovo a tre piani destinato esclusivamente ad alloggio degli studenti. L’edificio è costituito da un volume regolare con, allora, un ingresso centrale, formato da un portico tripartito rivestito di ceppo e con prospetto segnato da una fascia intermedia in mattoni a vista con bucature regolari. Il progetto iniziale prevedeva il raddoppio della Casa dello Studente con le stesse linee architettoniche, ipotesi che fu poi scartata. Nel progetto originario, al piano rialzato si trovavano uffici, direzione, biblioteca e aule; ai piani superiori la successione di camere, con servizi in comune, distribuita da un corridoio centrale affiancato al muro portante di spina. Nell’immediato dopoguerra venne completato e riaperto il Collegio come Casa dello Studente (Milanesi, A. Annali di Storia Pavese n.29, 2001) riservato ai soli studenti maschi nell'ambito del grande programma di rilancio dell'Università di Pavia voluto dal Magnifico Rettore Rettore dell’Università di Pavia, Plinio Fraccaro.

1986-oggi
Collegio Lorenzo Valla

Proprietà del Demanio, dato in uso all’Università di Pavia, nell’anno accademico 1984/1985, è stato trasformato in Collegio misto e intitolato, il 21 aprile 1986, a Lorenzo Valla, umanista, filologo e scrittore, che insegnò Retorica presso l’Ateneo pavese dal 1429 al 1431. Nello scalone d'onore del Collegio è stata collocata una copia della lapide in marmo identica a quella esposta nel passaggio centrale dell'Università che ricorda il periodo pavese di Lorenzo Valla. Da allora in poi la suddivisione per piani non è più variata: al piano rialzato e al terzo piano sono ospitati gli Alunni maschi; nei piani intermedi (il primo e il secondo) sono alloggiate le Alunne.

Cfr. Calendario AVIS 2014 – mese settembre

Foto

Mission


La missione del Collegio è quella di offrire attività formative e culturali complementari ai percorsi di studio che gli alunni frequentano in Università, contribuendo alla loro formazione professionale e personale.

Inoltre, il Collegio ospita molti studenti provenienti da diversi Paesi europei ed extraeuropei  favorendo lo scambio di idee ed esperienze internazionali che contribuiscono alla realizzazione di una società aperta, inclusiva e multiculturale.



Inno


(composto nel 2006 da Marina Ranaldo)

Noi siam quelli del Collegio Valla
e sul Ticino ci siam solo noi.
Tu canta insieme a noi
e grida più che puoi:
Ovunque andiamo il Valla siamo noi.

Tutti uniti siamo un cuore solo
e non ci fa paura mai nessuno.
Tu canta insieme a noi
e grida più che puoi:
Ovunque andiamo il Valla siamo noi.

Amaranto è il nostro colore
legati alla maglia con il cuore.
Tu canta insieme a noi
e grida più che puoi:
Ovunque andiamo il Valla siamo noi.

"Transeat nomina ne memoria deficiat"

Cambino pure i nomi purché non venga meno la memoria

Regolamento comunità studentesche

Ogni ospite delle nostre strutture deve attenersi al Regolamento delle Comunità studentesche (approvato dal Consiglio di Amministrazione dell'EDiSU in data 21 maggio 2018 con delibera n. 12).


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